VIAREGGIO. “Che cosa stanno facendo il CAV e la Provincia per risolvere la grave situazione che si sta determinando nella gestione dell’impianto di Pioppogatto?” A chiederselo sono Michele Massari, segretario provinciale della Funzione Pubblica della CGIL e Giorgio Bertozzi di CGIL TEV.

“Questa è la domanda che ricorre tra i lavoratori, dal momento che la situazione sta precipitando. Negli ultimi giorni, infatti, è sempre più evidente che l’azienda non sta pagando fornitori di primaria importanza, e presto l’attività potrebbe essere interrotta per causa di forza maggiore.

“Inoltre i sindaci, da quanto si può capire, non accetteranno la proposta di Veolia di corrispondere alla nuova società gli importi a copertura dei costi di gestione mettendo veolia in condizione di fermarsi materialmente come annunciato.

“Dalle riunioni che si stanno susseguendo, al momento non abbiamo conoscenza che si stiano profilando piani alternativi che, a questo punto, devono vedere il coinvolgimento dell’ATO e devono prevedere il reimpiego di tutti i lavoratori ad oggi dipendenti della nuova società costituita per la gestione del concordato preventivo.

“Un piano realistico deve prevedere – doveva anzi essere predisposto già da mesi – una nuova società di gestione dell’impianto con un indirizzo preciso di politiche di igiene ambientale, che garantisca ai cittadini versiliesi garanzie su una corretta politica di smaltimento dei rifiuti e soprattutto che non crei nuovi problemi occupazionali, insopportabili per un territorio già duramente provato.

“D’altra parte non sta a noi ricordare che siamo alla vigilia della stagione turistica e non è consigliabile per il territorio affacciarsi ad essa con problemi di gestione dei rifiuti.

“Adesso quindi è l’ora di farla finita. I Comuni dicano cosa vogliono fare e qual è il progetto alternativo alla Veolia, perché noi abbiamo la sensazione che sia Veolia quanto le amministrazioni locali, più che per dare soluzioni ai problemi contingenti, si stiano organizzando l’una contro gli altri per imbastire cause presso i tribunali che, come consueto nel nostro paese, dureranno decenni.

“Il 16 maggio è prevista una nuova riunione presso il Prefetto di Lucca”, annunciano Massari e Bertozzi. “Non è però escluso che i lavoratori e le organizzazioni sindacali siano costretti dagli eventi a prendere iniziative prima di quella data.”

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